Ci sono giorni in cui canzoni come Map of the world possono riscaldare l’anima ed illuminare il cielo grigio, ci sono canzoni come quelle di questo Harder than easy che possono riempire giornate altrimenti sensa senso ci sono momenti nella vita nei quali dischi come questo sono necessari. Canzoni semplici giocate su chitarra, piano e voce, senza molte pretese ma così deliziose da far desiderare di riascoltarle all’infinito. L’anglo-svizzero Savoretti non aggiunge niente al panorama musicale, nulla di trascendentale dunque ma il suo disco porta nuovamente l’attenzione sul regno unito regalandoci 11 splendide e delicate ballate tra le quali spicca la rilettura di Nothern sky del grande Nick Drake e Mother dove attinge a piene mani dalla tradizione musicale statunitense con tanto di slide e armonica passando entrambe le prove egregiamente. Le note stonate vengono da una superdose di riverbero ed effetti sulla voce che avrei preferito più sapida ma così va perchè, pensando un paio di pezzi da inserire nelle air-play radiofoniche, occorre purtroppo una voce uniformata al resto… Insomma di questo Harder than Easy se ne può fare anche a meno ma basta ascoltarlo una volta per cadere nella tentazione di riascoltarlo, un solo passaggio di Patriot e vi sembrerà che la primavera sia sbocciata tutta intorno a voi!