OUTLAW

Come spesso accade, anche le storie sull’origine del termine Outlaw Country sono tra le più svariate e disparate, chi lo attribuisce a Willie Nelson, chi a Bobby Bare e chi a Dough Sam. La matrice che accomuna tutti questi artisti però, è l’idea: gli OUTLAW volevano la libertà, volevano cantare le canzoni che preferivano, registrare in studi indipendenti, suonare come dove gli pareva e controllare le loro carriere musicali.

Il movimento Outlaw country iniziò quindi come reazione alla sovra-produzione country-pop dell’industria discografica di Nashville sviluppata da produttori discografici come Chet Atkins che voleva farne un business, non è affatto un caso che tutti gli outlaw fossero Texan o Okie. La musica affonda le sue radici nell’honky tonk, nel southern rock e nel rockabilly ed ha incominciato il suo sviluppo negli anni ’70. I primi “fuorilegge” includono Waylon Jennings, Willie Nelson, Kris Kristofferson, Merle Haggard, Guy Clark, Jessi Colter, David Allan Coe, Hank Williams Jr., Billy Joe Shaver, Steve Earle, Joe Ely, Johnny Paycheck. La rottura definitiva con l’industria di Music City avvenne quando Waylon Jennings e Willie Nelson riuscirono ad assicurarsi i propri diritti di registrazione e iniziarono apertamente a contrastare il “suono di Nashville”. Mentre Nashville ha continuato a essere al centro della musica country tradizionale, città come Lubbock e Austin sono diventate i centri dell’OUTLAW. Nel 1976, l’outlaw country ha trovato il suo manifesto con l’uscita di Wanted! The Outlaws, un album con  Waylon Jennings, Willie Nelson, Jessi Colter e Tompall Glaser. The Outlaws è diventato il primo album country ad essere certificato platino, raggiungendo un milione di copie vendute.

Mentre a Nashville imperversavano abiti tempestati di strass, capelli cotonati, messe in piega vertiginose e arrangiamenti sempre più raffinati e pomposi, i fuorilegge portavano i capelli lunghi e le barbe incolte, le giacche di pelle e gli stivali sporchi e ritornarono alle radici della musica country aggiungendo quel pizzico di rock al loro suono. L’album di Jennings Honky Tonk Heroes e Old Five e Dimers Like Me di Billy Joe Shaver sono due pietre miliari nel genere OUTLAW.

Willie Nelson lasciò Nashville nel 1971 per tornare in Texas. Ad Austin incontrò Billy Joe Shaver e altri musicisti che avevano creato quel suono country influenzato dal folk e dal rock che è diventato il genere OUTLAW.

A Lubbock. Butch Hancock, Joe Ely e Jimmie Dale Gilmore hanno formato The Flatlanders. Johnny Cash  ha ridato vigore alla carriera grazie al movimento OUTLAW, incontrando Willie Nelson, Waylon Jennings e Kris Kristofferson con i quali ha costituito The Highwaymen. Il periodo di massimo splendore del movimento OUTLAW fu tra la metà e la fine degli anni ’70. Negli anni ’80 la musica country tradizionale era dominata da artisti pop country. Il movimento ritrovò nuova forzae a metà degli anni ’80 con la rinascita del country neo traditional, che ha ripescato le sonorità sia della musica country sia tradizionale che “fuorilegge” degli anni passati.

Eleven Hundred Springs, Robert Earl Keen Jr., Kevin Fowler, Shooter Jennings, Wade Bowen, Randy Rogers Band, Cross Canadian Ragweed, Jason Boland & the Stragglers ed Eli Young Band, hanno portato nuova linfa al movimento OUTLAW mantenendo gli stessi ideali di un tempo insieme ad artisti come  Billy Joe Shaver e David Allan Coe. Vista la provenienza di molti di loro dallo stato della Lone Star, si è coniato il termine Texas Country,  mentre il genere gemello chiamato Red Dirt sviluppatosi intorno alla città di Stillwater Oklahoma nota ai più per la sua terra rossa. Come per il movimento OUTLAW, sia il Texas Country che il Red Dirt non corrispondono ad un formato musicale ma rappresentano un movimento tra gli artisti legati da idee, provenienza e radici comuni.