Barbaro è una string band che suona insieme da meno di due anni ma che in questo breve lasso di tempo si è già ricavata un posto di rilievo nella scena bluegrass del Midwest muovendosi oltre i limiti del genere e mescolando al loro suono sonorità newgrass, country, jazz e irish rappresentando alla perfezione una precisa identità folk americana.
La scena musicale di Minneapolis è storicamente legata al punk rock (Husker Dü, The Replacements, Soul Asylum) ma nello stato c’è anche una forte identità folk data forse anche dal fatto che sia il luogo di nascita di Bob Dylan. Finita quindi l’era delle hardcore band, che hanno visto il tramonto all’alba degli anni ’90, è riemerso lo spirito folk/old-time che ha portato una vera rinascita del bluegrass come dimostrano i 1000 e più associati a www.minnesotabluegrass.org.
il 2018 è stato un grande anno per il quartetto di Minneapolis-Winona. Ha vinto il John Hartford Memorial Festival Band Contest e il Minnesota Bluegrass Roots Band Contest e pubblicato il loro primo EP. Il loro suono è particolare e si distingue nella comunità bluegrass perché ogni componente della band ha portato tutta la propria gamma di influenze musicali e la magia e nonostante questo il suono che ne scaturisce è sorprendente perché decreta una incredibile unità e coesione collettiva.
Dressed In Roses contiene 10 canzoni, che includono, assoli di violino, cavalcate di banjo e una voglia incontrollabile di giocare con i suoni dai più ricercati ai più classici.
Un gioiello dell’album è la canzone sul purosangue Barbaro che nel 2006, due settimane dopo aver vinto il Kentucky Derby si ruppe una zampa. È una storia tanto bella e commovente quanto tragica sulla prematura perdita di una vita e risulta essere un suggerimento a vivere la vita al massimo e rendere ogni occasione importante.
Mississippi Thunder Speedway è l’unica traccia strumentale dell’album, il titolo annuncia la corsa tra il basso di Jason, il violino di Rachel, il banjo di Isaac e la chitarra di Kyle Shelstad (ex Kitchen Dwellers) che viaggiano a velocità davvero ultrasoniche.
Le canzoni del disco si muovono in tante direzioni diverse, c’è un’idea principale sulla quale però la melodia cambia in corsa, si incrocia, ritorna, rimbalza, riparte, abbraccia note e a volte ritmi non propriamente bluegrass ma alla fine arriva dove si era pensato dovesse arrivare ed è qui tutta la bellezza e la freschezza del suono di Barbaro. Ogni loro canzone è un viaggio, una scoperta, una sorpresa dopo l’altra, è come se invece di imboccare l’autostrada per arrivare diretti all’arrivo si percorressero strade secondarie, attraversando la campagna, su e giù per le colline, passando per i vicoli cittadini, fino ad arrivare al mare. Una esplosione di musica e di suoni, un disco da avere e soprattutto da ascoltare… e non siamo che all’inizio!!!