Capita a volte di sentire una canzone e di esclamare c***o!!! e poi ti viene voglia di proseguire con l’ascolto, di volerne avere sempre di più e di continuare a esclamare c***o!!! e avvertire che un sorriso di soddisfazione e di compiacimento ti si sta allargando sul viso man mano che prosegui l’ascolto.. è proprio questo quello che mi è capitato ascoltando Best of the worst kind di Tylor and the train robbers . Tylor Ketchum, rivendica la parentela con Tom “Black Jack” Ketchum , un fuorilegge del Texas che faceva parte della banda di assaltatori di treni (da qui il nome della band) Hole In The Wall Gang , a lui è dedicata la splendida e centrale “The Ballad Of Black Jack Ketchum ” che racconta la famigerata carriera di Ketchum. Best Of The Worst Kind, riporta proprio la sua immagine in copertina e la sua uscita è avvenuta, non a caso, in corrispondenza dell’anniversario della sua impiccagione. In questo concept album Ketchum ha paragonato la vita di una gang di fuorilegge del XIX secolo con quella di una band musicale dei giorni nostri. Nei due generi questo disco si classifica nella western music ma abbraccia interamente l’ispirazione di musica Americana. La voce di Tylor è quella del balladeer, indolente quanto basta appoggiata su chitarre e pedal steel che riescono a rendere epiche le canzoni e le storie presenti. La musica aiuta il nostro organismo a produrre endorfine, questo disco per me è perfetto per affrontare un viaggio al di fuori della quotidianità, un viaggio attraverso storie, personaggi e paesaggi che mi fanno stare bene che evocano visioni e stati d’animo come pochi altri disci quest’anno sono riusciti a suscitare.
Ketchum riguardo questo disco ha detto: «L’obiettivo per la nostra musica è connettersi con le persone. Vogliamo solo relazionarci con le persone e ricordare loro che non sono sole. Penso che ciò che rende la musica una cosa meravigliosa sia il fatto di riunire tutti i diversi tipi di persone ». Direi che la missione sia pianamente compiuta.
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