Gli Amarugia Ridge Runners sono un gruppo di cinque musicisti giovani e pieni di voglia di fare che prendono il nome dall’area protetta di Amarugia Highlands a sud di Kansas City, Missouri. I membri della band includono Clay Dahman alla chitarra e voce, Jesse Bauerle basso e voce, John Allin al banjo e all’armonica, Michael Turnbo al violino e Alan Boss alla batteria. Come tante band di folk, country e bluegrass sono così fortemente legati alle loro origini e alle loro tradizioni da voler trasporre nel nome il luogo, la storia ed il folklore nei quali sono cresciuti. Midwest Millionaires è il loro secondo album che fa seguito a Soles of My Shoes, è un disco vero, sincero come quelli che si facevano 30 anni fa, 12 brani per 50 minuti di full immersion in un mondo meraviglioso fatto di storie e musica di uno stile di vita che si respira ancora a pieni polmoni nella provincia americana.
If I Hit the Lotto predispone subito all’ascolto delle successive 11 tracce dicendo immediatamente come stanno le cose… banjo, violino e armonica riassumono gli ingredienti della loro musica fatta di Bluegrass, country, blues e honky tonk elementi che troveremo in tutte le canzoni.
I’m the Best e Texas sono ballads che si possono ascoltare a fine serata scolando l’ultimo sorso di birra dentro un honky tonk bar che si sta man mano svuotando.
Gettin’ Right Ain’t Always Wrong e The Drink propongono elementi di una classic country song
I’ve Seen the Devil ha una armonia da rock ballad adagiata su un mid tempo tipicamente western.
Mamas Greens ha una caratterizzazione più bluesy calata su una classic ballad
I’ve Fallen in Love Again sembra materializzarsi da un altra epoca.
For You I Yearn dall’incedere indolente è invece contestualizzata nel nostro tempo, un accenno di distorsione sulla chitarra ed il violino e l’armonica a cucire il tessuto armonico.
Let Your Love Come Home si distacca da tutte le altre per come è concepita e costruita ed è un lancio per l’elettrica The Only One Out There, una canzone che riporta il suono delle chitarre negli anni ’80 del rock.
When Leaving’s On Her Mind è una languida ballad che chiude degnamente il il disco.
Tutti hanno collaborato alla scrittura della musica anche se è Clay che scrive la maggior parte dei testi. In generale l’album presenta almeno la metà dei brani degni di nota facendoci apprezzare una giovane band che suona quello che più gli piace con uno spirito libero e con tanta voglia di fare. Il disco si presenta davvero genuino questo rappresenta un pregio ma anche un difetto, quello di aver utilizzato per quasi la totalità dei brani sempre gli stessi strumenti. A lungo andare risulta un po’ ripetitivo ma apprezzo la voglia e l’intenzione della band di far suonare sempre tutti su tutto, aggiustando il tiro e col crescere dell’esperienza gli Amarugia Ridge Runner sono una band da tenere sotto stretta osservazione.