Asheville è una città incastonata nelle Blue Ridge Mountains al confine tra Tennessee e North Carolina dove si è sempre mantenuta viva una scena musicale underground, ma è solo negli ultimi 20 anni che è salita alla ribalta come una vera città musicale alla pari di Austin e Nashville.
La città è piena di locali, di club dal The Orange Peel, alla Grey Eagle, all’Asheville Music Hall e costellata di bar, brewery e pub nei quali la gente si assiepa all’interno e sul marciapiede per ascoltare musica live e bere una birra. I buskers occupano ogni angolo delle delle strade. Ci sono echi di rock, di hip-hop e di elettronica ma sono l’Americana e il Bluegrass i due generi che regnano sovrani.
Asheville è una città culturalmente viva e fatta da persone che l’hanno resa bella e vivibile. È un luogo in cui hippies, freaks e ambientalisti convinti, hanno trovato il luogo adatto in cui vivere ascoltando la musica bluegrass.
Asheville ospita anche lo studio Echo Mountain Recording, costruito nel 2003 da Steve Wilmans che, lasciò la California per trasferirsi sulle montagne del West North Carolina e realizzare lì il suo studio dei sogni. Ha trovato il posto perfetto in una vecchia chiesa poco fuori dal centro di Asheville dove ha allestito uno studio di registrazione all’avanguardia preservando quanto più possibile l’arredamento originale. L’acustica incontaminata di Echo Mountain lo ha reso uno studio di registrazione tra i più desiderati, tra i gruppi e i cantanti Statunitensi, questa enorme richiesta ha portato ovviamente a tempi di attesa lunghissimi. War on Drugs, White Denim, Zac Brown Band, Blackberry Smoke, Turnpike Troubadours e Dierks Bentley sono tra quelli che insieme alle band del luogo: Steep Canyon Rangers, The Avett Brothers, Town Mountain, River Whyless, Rising Appalachia e Marcus King Band e naturalmente il sindaco onorario di Asheville, Warren Haynes, hanno registrato lì almeno un disco.
Da Asheville provengono i Fireside Collective una string-band di 5 elementi emersa con prepotenza cinque anni fa vincendo il Band Contest del 2016 al MerleFest. Definire il loro sound Progressive Bluegrass è limitativo, i 5 ragazzi uniscono la caratteristica strumentazione bluegrass e le loro armonie vocali al folk, al blues, al funk e per creare un suono distintivo proprio.
Ogni membro: Joe Cicero (chitarra); Alex Genova (banjo); Jesse Iaquinto (mandolino); Tommy Maher (chitarra resofonica) e Carson White (contrabbasso) porta un contributo unico. La loro musica può apparire sia molto tradizionale quanto progressive, Quello che stanno facendo è semplicemente portare il classico suono del bluegrass a esplorare nuovi territori musicali,
“Bluegrass, Newgrass, o folk progressive” comunque la si chiami, la musica dei Fireside Collective è una esplosione di suoni e di colori capace di coinvolgere e trascinare chiunque se ne avvicini.
La band ha esordito nel 2014 con Shadows and Dreams. Nel 2017 hanno pubblicato il loro secondo album in studio, Life Between the Lines grazie al quale hanno ottenuto una nomination per l’IBMA momentum award come migliore band.
Nel 2020 esce Elements, prodotto da Travis Book (Infamous Stringdusters), che conferma quel suono particolare prerogativa esclusiva dei Fireside Collective.
Si dice che il modo migliore per testare l’efficacia della musica bluegrass sia suonarla dal vivo. Raramente si riesce a trasportare l’energia propria di un live all’interno di un album, registrato in studio. Elements, ricrea quell’intensità e quella sensazione di pressione sonora che arriva dal palco durante un concerto live che colpisce diretta allo stomaco. L’album si apre proprio con il momento che precede una qualunque esibizione live… Intro è l’accordatura degli strumenti. L’album inizia quindi dalla seconda traccia Winding Road tipicamente bluegrass che ha il merito, come gran parte delle canzoni contenute nel disco, di far venire voglia di ballare e dimenticare le preoccupazioni. Tutti i brani esaltano le doti vocali e strumentali di tutti e 5 i componenti della band che si alternano alla guida in impressionanti jam offrendo una serie incredibile di cambi di tempo, di ritmo e di dinamica. Elements rimane un disco bluegrass ma è il bluegrass di Fireside Collective che aggiungono la loro visione moderna a questo genere che grazie anche a loro riesce ad abbracciare un pubblico sempre
più ampio ed eterogeneo.